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Internet diventa per tutti

Negli anni ’90, Internet ha iniziato a diventare accessibile a sempre più persone, non solo a esperti di informatica o a scienziati. Questo cambiamento è stato fondamentale perché ha trasformato la rete in uno strumento di comunicazione globale, usato per informarsi, lavorare e divertirsi.

Uno dei motivi principali di questa diffusione è stato l’arrivo dei provider Internet domestici, ovvero le aziende che permettevano alle persone di collegarsi a Internet da casa. Per farlo, serviva un modem analogico, un apparecchio che utilizzava la linea telefonica per connettere il computer a Internet. Il modem più comune era quello a 56k, ma aveva un problema: mentre si era connessi a Internet, il telefono di casa non poteva essere usato per le chiamate.

In quegli anni nacquero i primi portali Internet e i servizi di e-mail, come AOL, Hotmail e Yahoo!, che permisero alle persone di scambiarsi messaggi digitali in modo semplice e veloce. Inoltre, si diffusero le chatroom e i forum, dove gli utenti potevano discutere e conoscersi online.

Un altro passo importante fu l’invenzione dei primi browser, come Netscape Navigator e Internet Explorer. Questi programmi permettevano di navigare su siti web con immagini e contenuti interattivi, rendendo Internet più facile da usare per tutti. Prima di allora, per accedere alle informazioni online bisognava conoscere dei comandi testuali, cosa che rendeva Internet complicato per chi non era esperto.

Con l’arrivo degli anni 2000, la connessione a Internet diventò sempre più veloce grazie all’ADSL e al Wi-Fi, che permisero di navigare senza occupare la linea telefonica. Questo cambiò completamente il modo di usare Internet, che da strumento riservato a pochi divenne parte della vita quotidiana.

Grazie a questi cambiamenti, alla fine degli anni ’90 Internet non era più un lusso o una curiosità, ma un mezzo fondamentale per comunicare, studiare e lavorare, aprendo la strada alla rivoluzione digitale del XXI secolo.